I terreni acidi non sono necessariamente adatti a tutti i tipi di piante, anche se spesso abbiamo l’esigenza in giardino, di acidificare il terreno. Per la maggior parte delle piante i terreni ideali per la crescita sono quelli neutri o al massimo leggermente alcalini, infatti in condizione di acidità, soprattutto elevata (al di sotto di pH 5), a causa della insolubilizzazione, viene ostacolato l’assorbimento di azoto (N), fosforo (P), potassio (K) e alcuni microelementi. Si ha quindi una scarsa dotazione di elementi nutritivi o una difficoltà nell’assorbimento di alcuni di essi.

Detto questo, se abbiamo la necessità di acidificare un terreno le situazioni di partenza potrebbero essere decisamente differenti:

  1. terreno troppo alcalino, con pH superiore a 7,8-8 e quindi poco idoneo alla coltivazione con successo di tutte le piante;
  2. piante coltivate in vaso e annaffiate con acqua calcarea che alla lunga innalza il pH al di sopra di quello corretto.
  3. terreno neutro ma vogliamo coltivare piante acidofile.
  4. abbiamo un terreno alcalino, ma Ortensie  (Hydrangea macrophylla) con il fiore rosa e le vogliamo  azzurre

Trasformare un terreno alcalino, tipico dei terreni aridi o argillosi, in un terreno neutro è consigliabile solo se il pH supera 8,5, il lavoro di correzione è molto costoso e vale la pena di affrontarlo solo in casi estremi.

Per la correzione di questi terreni si ricorre alla pratica della gessatura, spargendo cioè gesso (9-10q/ha) se le superfici sono ampie.

In caso di superfici più limitate, intorno ai 100mq si può utilizzare lo zolfo con le seguenti dosi per abbassare il pH di una unità, cioè ad esempio da 6,5 a 5,5:

  • Terreni tendenzialmente argillosi = 30g/100mq
  • Terreni sabbiosi = 15 g/100mq

Bisogna spargere lo zolfo sul terreno quindi mescolare al terreno e annaffiare abbondantemente per farlo sciogliere ed entrare nella soluzione circolante.

Piante in vaso con sintomi di clorosi a causa dell’innalzamento del pH

E’ il caso più semplice perché basterà utilizzare del solfato di ferro(20g/mq) o del chelato di ferro da somministrare con le annaffiature. Dopo aver fatto il primo trattamento lasciate passare 3 – 4 settimane e verificate se la clorosi è diminuita. Nel caso fosse ancora presente ripetete l’operazione ancora una volta.

Coltivazione di piante acidofile

Se volete coltivare piante acidofile e in giardino non avete un terreno naturalmente acido, vi consiglio di piantarle in vaso. La correzione del terreno si può fare ma è decisamente farraginosa, vediamo come fare

Il sistema che dà migliori risultati consiste nel sostituire la parte di terreno dedicata alla loro coltivazione con un buon terriccio per piante acidofile, a base di torbe acide, acquistabile in sacchi in qualsiasi centro per giardinaggio e quindi trapiantate le vostre acidofile.

Purtroppo, però, la vicinanza con il terreno non acido e l’irrigazione con acqua tendenzialmente calcarea, riporterà i valori di pH a quelli originali se non avrete cura di fare annualmente alcune manutenzioni. Dovrete quindi, ogni anno aggiungere un poco di torba acida in superficie e mescolare con delicate zappettature per mescolarla, utilizzare concimi apposta per piante acidofile, a reazione acida e quindi a base di solfati e provvedere ad acidificare una volta all’anno con solfato di ferro o chelati di ferro.

Cambiare colore ai fiori delle Ortensie

Le Ortensie, ma solo le Hydrangea macrophylla, non sono piante acidofile, anche se non vogliono terreni con pH superiore a 7. In queste condizioni di pH hanno una splendida fioritura rosa, ma a pH acido (5,5 -6) il colore dei fiori vira all’azzurro. Naturalmente le Ortensie bianche non cambiano colore.

La colorazione cambia perché normalmente i terreni acidi hanno alluminio in forma disponibile per la pianta ed è l’alluminio che fa cambiare colore ai fiori.

Quindi per avere fiori azzurri sarà necessario correggere il Ph fino ad ottenere un valore intorno al 5,5. Con pH tra 5,5 e 6 il colore sarà viola e con pH superiori a 6 il colore diventerà rosa.

Esistono in commercio anche concimi detti azzurranti, che vanno somministrati secondo le istruzioni della casa produttrice.

ATTENZIONE. I prodotti a base di solfato di ferro hanno una colorazione rugginosa che macchia ed è indelebile, fate attenzione a maneggiarlo e soprattutto attenzione a pavimenti, tappeti o vestiti: le macchie sono indelebili!