Per prima cosa cerchiamo capire e quindi definire che cos’è il capitozzo. Nel dizionario della lingua italiana alla lettera C troviamo: “Forma di potatura consistente nel taglio delle ramificazioni all’altezza del tronco, per stimolare l’emissione di nuove fronde”. Di per sé la definizione è corretta perché in effetti quando si capitozza un albero si taglia completamente la sua vegetazione facendo tagli di considerevole superficie su rami anche molto vecchi e quindi di grandi dimensioni. E’ altrettanto vero che la pianta reagisce emettendo una fitta e rigogliosa chioma nel tentativo di compensare ciò che l’uomo le ha portato via.

Quello che va assolutamente chiarito è che la reazione della pianta , “l’emissione di nuove fronde”, la grande produzione di rami e di foglie di superficie considerevolmente maggiore rispetto a quella che avevano in precedenza, non è un sintomo di maggiore vigore o di perfetta salute della pianta.

Sarebbe il momento di superare questa falsa convinzione: tagliare intensamente gli alberi NON li rinforza! Stiamo interpretando in modo scorretto una reazione della pianta che ci indica che al contrario si trova in sofferenza a causa della sottrazione, con la potatura, di una parte del suo apparato fogliare. Se con la potatura togliamo alla pianta le foglie, questa reagisce aumentando la superficie di quelle nuove nel tentativo di pareggiare la superficie fogliare persa. Eliminando grandi porzioni di legno togliamo anche una considerevole parte di stoccaggio delle sostanze di riserva della pianta. In pratica è come se avessimo messo a dieta la pianta e lei cercasse di compensare le calorie che le servono per vivere.

Vediamo perché non si deve capitozzare:

Le foglie hanno il compito di fornire energia alla pianta e la superficie fogliare della loro chioma è necessaria per la loro vita: sono le foglie che permettono alle radici che stanno sottoterra e non possono fare fotosintesi di crescere e di svolgere le loro preziose funzioni.

La dimensione della chioma è in proporzione con la dimensione dell’apparato radicale e quando si eliminano dei rami sulla chioma le radici, che sono alimentate da questi, iniziano a deperire e a questo punto possono partire tutta una serie di patologie.

E questo è solo l’inizio, facendo tagli di grosse dimensioni che hanno poche o nulle probabilità di “cicatrizzare” e chiudere la ferita, esponiamo l’albero all’attacco di parassiti, tra i quali i più pericolosi sono i funghi cariogeni che lavorano all’interno del fusto e di cui ci accorgiamo solo quando l’albero schianta e fa danni, quindi compromettiamo la stabilità degli alberi.

Il capitozzo non può essere lasciato a se stesso per anni così come normalmente si fa, dovrebbe essere costantemente gestito e controllato per non avere schianti di ramificazioni che crescono su questi tagli.

Le piante capitozzate sono orrende: con la capitozzatura riduciamo a zero il valore estetico degli alberi dato dalla loro meravigliosa forma naturale.

E ultimo ma non meno importante, con la loro chioma gli alberi contribuiscono a migliorare il clima negli ambienti urbani, riducendo l’insolazione di strade ed edifici, di fatto mitigando le temperature in estate.

Riporto qui sotto il decalogo scritto da Francesco Ferrini, Professore ordinario Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, un memorandum che tutti dovrebbero tener presente.

  • Io non capitozzo perché la capitozzatura causa uno stress fortissimo e riduce la durata della vita degli alberi
  • Io non capitozzo perché espongo gli alberi all’attacco dei parassiti
  • Io non capitozzo perché riduco i benefici degli alberi sull’inquinamento e l’effetto mitigante sul clima
  • Io non capitozzo perché riduco la stabilità strutturale degli alberi
  • Io non capitozzo perché un albero capitozzato richiederà una gestione costante e aumento il pericolo di caduta di parti di pianta e il rischio che colpiscano qualcuno
  • Io non capitozzo perché riduco il valore degli immobili e provoco un danno alla comunità
  • Io non capitozzo perché è antieconomico per l’amministrazione che dirigo
  • Io non capitozzo perché è antiestetico in quanto distruggo la forma naturale degli alberi
  • Io non capitozzo perché ho a cuore i miei cittadini e coloro che verranno dopo di me
  • 10) Io non capitozzo perché mi sono informato leggendo quello che dicono i tecnici certificati e la ricerca e ho capito perché non lo devo fare.

Aggiugerei:

  • se capitozzo perché ho un albero nel posto sbagliato è meglio abbatterlo e sostituirlo con un albero adatto a quella situazione.

Quindi: CAPITOZZO ADDIO !