Si può intervenire sulle Azalee che hanno terminato la fioritura con cimature (si taglia la punta del ramo asportando 1 o 2 foglie o poco più) che stimoleranno la produzione di rametti laterali sulle punte di questi rami nuovi e, durante l’estate, si differenzieranno le gemme a fiore che si apriranno nella prossima primavera. In questo modo avrete piante con chioma compatta e regolare e con una copiosa fioritura.
Le Azalee hanno i rami con vegetazione prevalentemente in cima al ramo e molto spesso troviamo rametti spogli per un lungo tratto che svettano al di sopra della chioma rovinandone l’omogeneità. Si può ovviare a questo inestetismo accorciando il ramo incriminato in corrispondenza della prima gemma che troviamo poco sotto la chioma. Questo intervento provocherà l’apertura delle prime 2 o 3 gemme facendo accestire il rametto e riportandolo quindi alla dimensione della chioma. Sulla cima di questi nuovi rami, inoltre durante l’estate si differenzieranno le gemme a fiore che si apriranno nella prossima primavera.
Nei Rododendri, dopo la fioritura, sulle punte dei rami compaiono i frutti, è bene intervenire eliminandoli, non servono e la formazione del frutto sottrae alla pianta energie che, invece, possono essere utili per la differenziazione delle nuove gemme a fiore che si apriranno nella prossima primavera. Anche nel Rododendro, come per l’Azalea, si può intervenire accorciano i rami che escono dalla forma della chioma con lo stesso procedimento sopra descritto.
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