Il rampicante giusto, per il giusto sostegno
Capita spesso di voler coprire una superficie verticale, una recinzione, un muro od altro, per abbellirla, nasconderla o per altri innumerevoli scopi, ma se si ha poco spazio, insufficiente per posizionare arbusti o piccoli alberi, la scelta cade inevitabilmente su un arbusto rampicante.
Generalmente la valutazione viene fatta in funzione delle caratteristiche estetiche della pianta che vogliamo utilizzare: se è sempreverde o caducifoglia, se fiorisce e quando, di che colore è il fiore o se profuma ecc. ma l’informazione utile per risolvere in maniera efficace il problema è valutare il tipo di superficie che si deve ricoprire e il metodo di “risalita” più idoneo che il rampicante dovrebbe avere per quella superficie, o, in alternativa, fornirgli il giusto supporto.
Approfittiamo della naturale predisposizione delle piante rampicanti a salire sugli alberi per raggiungere la luce utilizzando svariati metodi per la salita: alcune attorcigliano lo stelo al supporto (Glicine, Caprifoglio ecc.) altre utilizzano viticci (Vite del Canadà), spine (Bouganville) o radici avventizie (come l’Edera: il termine più corretto sarebbe radice rampicante ma è poco conosciuto e utilizzato).
Per scegliere il rampicante giusto per la vostra superficie è necessario quindi sapere con che metodo la pianta si arrampica, vediamo i più diffusi:
Piante lianose: sono piante che attorcigliano i loro fusti al supporto che incontrano quindi non sono adatte ad essere utilizzate a ricoprire superfici lisce come muri o pareti a meno che non gli si fornisca grigliati, reti o fili a cui attorcigliarsi.
Ecco le più diffuse piante lianose:
- Wistaria sp. (Glicine)
- Lonicera caprifolium (Caprifolio)
- Lonicera japonica
- Humulus lupulus
- Fallopia baldschuanica
- Clematis vitalba
- Trachelospermun jasminoides
- Actinidia sp.
- Ipomea sp.
- Tropaleum sp. (Nasturzio)
- Solanum jasminoides
- Passiflora sp. (ha anche viticci)
- Jasminum officinale
- Jasminum sambac
- Jasminum x stephanense
- Akebia quinata
- Plumbago capensis
- Thunbergia grandiflora
- Thunbergia alata
Piante con radici avventizie (più correttamente dette “radici rampicanti”): queste rampicanti hanno radici a ventosa che si formano lungo il fusto in corrispondenza dei nodi che hanno lo scopo di ancorare la pianta alle superfici su cui si arrampicano, quindi, necessitano per salire una superficie continua come una parete o la corteccia di un albero.
Attenzione queste radici non hanno la funzione assorbente delle radici che stanno nel terreno quindi queste piante non sono parassite.
Ecco le più diffuse piante con radici avventizie (radice rampicante):
- Campsis radicans (Bignognia)
- Pileostegia viburnoides
- Hedera sp
- Hydrangea petiolaris
- Parthenocissus tricuspidata (Ampelopsis)
- Ficus pumila
Ci occupiamo ora delle piante che utilizzano i viticci per arrampicarsi, si tratta di un organo modificato ad hoc che permette alla pianta di agganciarsi ad un sostegno. Questo tipo di rampicante ha bisogno, quindi, di elementi di sostegno del tipo graticcio, rete o fili metallici. Fanno parte di questa categoria anche molte Clematidi che attorcigliano i piccioli delle foglie invece dei viticci.
Ecco le più diffuse piante con viticci:
- Vitis sp
- Partenocissus quinquefolia (Vite del canadà)
- Passiflora sp
- Clematis sp (con il picciolo)
- Cobaea scandens
Per finire non possiamo non ricordare le piante sarmentose (false rampicanti), arbusti che producono lunghi rami striscianti che non presentano particolari metodi per arrampicarsi da sole ma vanno legate ad un supporto, come ad esempio il Jasminum nudiflorum e J. primulinum.
Anche le Rose Rampicanti e le Bouganville sono sarmentose e le spine vigorose possono aiutarle ad agganciarsi alle cortecce degli alberi.
Le false rampicanti necessitano di essere fissate su un graticcio o un supporto perché non sono in grado di farlo da sole oppure possono essere allevate come striscianti, tappezzanti o ricadenti.
La copertura delle pareti degli edifici con piante rampicanti oltre a valorizzarli esteticamente favorisce l’isolamento termico, acustico, oltre ad una protezione dalle intemperie.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.