Ebbene si va controcorrente, siete abituati a consigli su “cosa fare” e oggi invece vi raccontiamo cosa è meglio “non fare” per una corretta e migliore gestione del vostro giardino. Il “non fare” vi permetterà inoltre di godere, spaparanzati sulla sdraio, gli ultimi giorni gradevoli che l’autunno ci regala prima di doverci rintanare al chiuso con l’arrivo del freddo invernale.
Quindi ecco Il 1° cosa NON FARE: potare le piante in autunno!
Quanto è faticoso raccogliere le foglie che cadono e allora a qualche fautore della pigrizia a tutto tondo è venuta in mente questa geniale idea: potare le piante prima che perdano le foglie…così non si devono raccogliere!
Ecco: questa è l’idea più stupida che si potesse pensare perché la potatura delle piante in questo periodo le espone alla probabilissima possibilità di essere attaccate da funghi cariogeni, quelli che penetrano nel legno grazie alle ferite provocate dai tagli e che in sordina, anno dopo anno, senza che nessuno se ne accorga si divorano tutto il legno che c’è all’interno di fusti e rami rendendole instabili e pericolose. L’autunno, infatti, è la stagione in cui si riproducono i funghi e l’aria è carica di spore che si depositano sui tagli nel momento in cui li fate.
2° cosa NON FARE: raccogliere le foglie cadute sotto alberi e arbusti.
A proposito di foglie, comprendo benissimo che raccoglierle è una fatica che ci si vorrebbe risparmiare e allora ecco come farlo: raccoglietele ed eliminatele solo dal prato, questo è necessario perché altrimenti tolgono luce alle piante del vostro prato che non riuscirà a fare fotosintesi.
Ma invece di insacchettarle e portarle in discarica con dispendio di energie vostre e di energia inquinante del mezzo di trasporto (la benzina necessaria) distribuitele sotto gli alberi e gli arbusti lasciandole insieme a quelle che già spontaneamente cadono, imitate quello che la Natura fa nei boschi!
Oltre a risparmiare energia e tempo farete un favore ai vostri alberi e arbusti, la presenza delle foglie, infatti, protegge il terreno dall’azione battente dell’acqua piovana, insomma fa da materasso su cui rimbalzano le goccioline impedendo che il terreno si compatti e faccia la cosiddetta “crosta”.
Le foglie cadute, inoltre, proteggono dal gelo il terreno e tutto ciò che vi sta sotto come radici, bulbi ecc., e con la degradazione che nel tempo fanno insetti, lombrichi e batteri che se ne nutrono, forniranno sostanza organica ed elementi nutritivi migliorandone la struttura e regalando sali minerali utili alla crescita delle piante.
ECCEZIONE a questa regola: non fatelo se le foglie presentano attacchi di parassiti, in questo caso eliminatele decisamente dal giardino!
3° cosa NON FARE: eliminare le parti secche di perenni e graminacee prima della fine dell’inverno
Con la diminuzione delle temperature molte Graminacee non sempreverdi ed Erbacee perenni terminano la fioritura, ingialliscono e seccano; il giardiniere maniaco dell’ordine e della pulizia d’istinto taglia tutto considerando foglie secche e fiori appassiti alla stregua di sporco inutile e fonte di terribile e odiatissimo disordine. Anche questa diffusa pratica non è utile per le vostre piante: in natura nessun Folletto o Troll si preoccupa di ripulire perenni e graminacee e queste vivono benissimo, anzi vivono anche meglio poiché la presenza di foglie secche protegge la corona di giovani germogli che a primavera spunteranno per rifare la chioma.
Dovrete solo aspettare che finiscano le gelate e poi potrete tagliare con la forbice gli steli secchi delle piante perenni, tagliare o ancor meglio eliminare la chioma secca delle graminacee che le ha protette dal freddo “pettinandole” con un rastrello.
Buon dolce far niente….
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