Al genere Oxalis appartengono circa 500 specie quasi tutte con foglie composte da tre foglioline ciascuna a forma di cuore il cui picciolo che emerge dal terreno è inserito direttamente sul rizoma.

Sono piccole perenni tappezzanti con rizoma tuberoso che possono essere scambiate per un trifoglio ed è, infatti, comunemente chiamata “falso trifoglio”. Un’altra caratteristica curiosa di queste erbacee è che le foglie si chiudono di notte o quando vengono toccate.

Tra le più conosciute e utilizzate vi sono la Oxalis acetosella e la O. triangularis.

La O. acetosella è una specie spontanea delle nostre zone e si trova prevalentemente nelle zone ombrose dei boschi, ama terreni umidi e la specie spontanea ha i fiori bianchi.  

Nei giardini si trova più spesso la varietà a fiore rosa e se posizionata correttamente non ha bisogno di particolari cure e, a volte, se la collocazione è perfetta può diventare anche infestante. Proprio perché così invadente è però un’ottima tappezzante da utilizzare nelle zone ombrose sotto gli arbusti. L’unico difetto che ha è che non è sempreverde ma possiamo farcene una ragione.

La Oxalis triangularis è originaria del sud-America, è più sensibile al freddo, resite a temperature fino a -5°C, preferisce terreni ricchi di humus ma non ama il caldo intenso quindi è preferibile posizionarla con esposizioni ombreggiate ma molto luminose. Fiorisce tutta l’estate producendo piccoli fiori bianchi con 5 petali e ha piccole foglie a forma triangolare che ricordano le ali delle farfalle.

Oxalis triangularis sub. Papilionacea
Oxalis triangularis sub. Papilionacea

Nei giardini viene utilizzata una sub-specie (Oxalis triangularis sub. Papilionacea) con le foglie rosso – bordeaux   ed è un’ottima compagnia in posizioni ombreggiate sia nelle bordure con fioriture annuali sia posizionata nelle fioriere sul terrazzo, ma può essere anche utilizzata come pianta da interno, purché le si destini una posizione molto luminosa, altrimenti le sue foglie si allungheranno a dismisura in cerca della luce.