La potatura delle ortensie rappresenta un caso anomalo rispetto a tutti gli altri arbusti in quanto fiorisce su due diversi tipi di rami: porta la fioritura di giugno, la prima, sulle punte dei rami vecchi di 1 anno e la seconda fioritura, quella di luglio, sui rami prodotti nella stagione vegetativa dell’anno stesso.

Un’altra anomalia rispetto alla potatura degli altri arbusti, riguarda l’epoca di fioritura. Essendo un arbusto che fiorisce in estate l’epoca di potatura dovrebbe essere l’inverno, ma per questo gruppo di piante, nei climi freddi, ma soprattutto negli anni con forti escursioni termiche, caldo anomalo, sole di giorno e temperature molto più basse di notte, è meglio potare le Ortensie il più tardi possibile; cioè quando si può ragionevolmente prevedere che il clima sia stabile ed evolva verso un aumento e non un calo delle temperature, quindi, di solito, dopo la metà di febbraio, a meno di annate anomale e da climi o microclimi particolari.

Questa accortezza deriva dalla tendenza di questa pianta a iniziare l’apertura delle gemme ai primi tepori, ma soprattutto in seguito alle potature, che hanno il potere di stimolarne la crescita. Ne consegue, quindi che, se dopo la potatura, avremo giornate tiepide e soleggiate le gemme delle Ortensie cominceranno il processo di apertura, ma se poi, come possibile se non probabile, si verificano abbassamenti repentini delle temperature, o peggio, gelate, le gemme possono rovinarsi o addirittura gelare, perdendo così la fioritura programmata con la potatura o riducendo la vegetazione che potrebbe svilupparsi.

Ecco come procedere: bisogna conservare tutti i rami che hanno le gemme sulla punta, i rami di un anno.

Eliminare i rami secchi, brutti, deboli, con forme contorte o che creano problemi.

Procedere a svecchiare togliendo i rami più vecchi e molto ramificati, completamente alla base o con un taglio di ritorno su un ramo laterale più basso, vigoroso e ben conformato. La scelta va fatta in funzione della quantità di vegetazione che la pianta ha e quindi varia da pianta a pianta e da anno in anno.

Il lavoro è terminato… buona fioritura!