Creare bordure con piante erbacee perenni ha indubbiamente numerosi vantaggi, non dovremo, ad esempio, sostituire le piante ad ogni stagione come si è costretti a fare con le piante stagionali, risparmiando tempo, lavoro e denaro. Le erbacee perenni sono piante rustiche a patto che le si usi nelle condizioni climatiche, di terreno e di esposizione che esigono. Il loro uso è vantaggioso per anche l’ambiente perché forniscono habitat e rifugio per insetti soprattutto per api.
L’unico vero problema consiste nella necessità di conoscere le loro esigenze pedoclimatiche, le dimensioni, la velocità di crescita e quindi la competitività che possono avere con le loro “vicine”, le epoche e la durata della fioritura. Si può però facilmente superare questo problema consultando appositi manuali o cercando informazioni su siti affidabili in internet e se vi dovesse capitare di compiere qualche errore si può sempre sostituire la pianta “sbagliata” con un’altra.
Dopo aver deciso in quale parte del giardino posizionare la vostra nuova bordura di erbacee perenni è bene dotarsi di un progetto che definisca la forma e la dimensione dell’area per determinare con precisione quali piante inserire, in quale posizione e quanta superficie dedicare a ciascuna in modo da avere una buona organizzazione e pianificazione dello spazio.
Forma e dimensione della bordura
E’ necessario abbinare la forma dell’aiuola alle forme prevalenti utilizzate nel giardino in modo che lo spazio dedicato appaia in armonia con il resto del giardino. Se, invece, desiderate che la vostra bordura sia particolarmente evidente potete scegliere una forma in contrasto ma il contrasto non dovrà essere troppo sfacciato perché non appaia stridente e fastidioso.
Se il vostro giardino ha uno stile informale con linee morbide e ondulate create una bordura con questo stesso andamento avendo cura che la parte concava della bordura sia posizionata proprio davanti alla visuale prevalente da cui la si osserverà.
Le forme concave hanno il compito di dare una sensazione di ampliamento dello spazio e di accoglimento, abbracciano e coinvolgono chi le osserva. In grandi giardini, inoltre, le bordure con curve ampie e lunghe contribuiscono a portare lo sguardo in punti più lontani e appositamente scelti dal progettista oppure a unire il paesaggio circostante al giardino.
Se l’edificio e il giardino, invece, sono caratterizzati da linee architettoniche forti, con elementi geometrici formali e motivi simmetrici anche la bordura dovrà seguire queste stesse regole per non apparire stonata e fuori luogo.
La dimensione della bordura dovrà essere in proporzione con lo spazio in cui viene inserita sempre per armonizzarla all’insieme ma potrebbe essere necessario darle una minore dimensione per far risaltare l’ampiezza dello spazio in cui si trova, sarà, invece, più ampia se la si deve osservare da punti del giardino più lontani.
Tenete sempre presente che dovrete fare la manutenzione di queste bordure e quindi fate in modo che le piante possano essere raggiunte dal vostro braccio per evitare di dover entrare rischiando di calpestare qualcosa, potranno quindi essere lunghe quanto vi pare ma profonde tanto quanto sia possibile gestire le piante al suo interno.
Come disporre le piante
Naturalmente le piante più alte dovranno essere disposte dietro a quelle più basse creando preferibilmente una sequenza di dimensioni passando gradualmente dalle più basse alle più alte ma vi deve essere una proporzione anche tra l’altezza delle piante inserite e la dimensione dell’aiuola: si dovrebbe far riferimento alla “sezione aurea” o proporzione divina ma più praticamente basta considerare che l’altezza massima delle piante inserite dovrebbe essere uguale alla metà della larghezza dell’aiuola.
E’ preferibile disporre le piante in gruppi e non singolarmente in modo che le fioriture e le diverse colorazioni fogliari appaiano più visibili e intense.
I gruppi di piante possono essere disposti a masse corpose, a blocchi, oppure, come consiglia Gertrude Jekyll nel suo libro “Il giardino dei colori” in lunghe strisce. Secondo la Signora Jekyll “l’effetto è più armonioso e pittorico, e, quando i fiori appassiscono e le foglie scompaiono, non lasciano grandi spazi vuoti nell’aiuola”. Gertrude Jekyll inseriva strisce di prato tra queste lunghe lingue di perenni in modo da poter accedere facilmente per la manutenzione
Per la maggior parte le piante perenni fioriscono solo per 2-3 settimane, normalmente solo quelle a fioritura estiva hanno periodi di fioritura più lunghi, e quindi una particolare attenzione si dovrà porre nell’inserire nella composizione piante che fioriscano scalarmente ma soprattutto utilizzare piante che sostituiscano l’effetto decorativo dei fiori con il colore del fogliame, alcune, infatti, hanno foglie variegate o colorate e altre sono anche sempreverdi. Si eviterà così di avere nella bordura spazi che appaiono vuoti perché privi di interesse.
La scelta di alternare gruppi di piante fiorite nelle diverse stagioni è il sistema più comunemente usato attualmente, soprattutto in giardini di piccole dimensioni; Gertrude Jekyll, invece, avendo a disposizione un giardino molto grande (ben quattro ettari!) preferiva destinare determinate bordure a particolari periodi dell’anno: “ogni parte del giardino sarà così variopinta da 1 a tre mesi”, scrive. La scelta di utilizzare forme a strisce le permetteva certamente di avere una striscia sempre fiorita in ogni stagione e di mimetizzare quelle prive di fiori con il prato che le circondava. A voi la scelta del metodo!
Sia che le piantiate a masse o a strisce è opportuno che vengano disposte a gruppi di almeno 3 piante e disposte a quinconce.
Evitate, però, di progettare gruppi di uguale forma e dimensione, la dimensione delle “macchie” di piante dovrebbe variare secondo il tipo di pianta, per piante importanti con effetto spettacolare dedicate spazi più piccoli e lasciate spazi più ampi per le piante meno appariscenti e in particolare per quelle che devono svolgere il ruolo di base della bordura.
E’ opportuno, insomma, che per ogni gruppo ci sia un numero sufficiente di piante per creare un gradevole effetto visivo ma ogni singolo gruppo va poi combinato con quelli vicini.
Si dovrà fare attenzione anche all’accostamento dei diversi gruppi tra loro in modo da creare una piacevole armonia di colori di fiori e foglie, di consistenze e di forme.
La scelta delle piante
Non è opportuno scegliere le piante solo perché ci piacciono perché potrebbero non essere quelle giuste. La scelta vincente è quella di utilizzare le piante scegliendole in base alle condizioni di coltivazione della bordura (tipo di terreno, luce, disponibilità di acqua, temperatura) in modo che crescano rigogliosamente e fioriscano abbondantemente.
Valutate in particolare l’esposizione dell’area (quanto sole riceve durante il giorno e in quale parte della giornata): molte perenni hanno bisogno del pieno sole altre si adattano a situazioni di mezz’ombra ed altre ancora tollerano o esigono il sole solo in inverno. Una giusta esposizione può fare la differenza nella buona riuscita della vostra bordura.
Oltre a queste informazioni sarà utile sapere quanto diventano alte ma soprattutto quanto diventa alto il fiore, il suo colore ma anche quello delle foglie, il periodo di fioritura e la durata, se sono sempreverdi o no. Sarà anche importante sapere quanto impegno manutentivo sarà necessario dedicargli.
La composizione delle piante
L’obiettivo è creare una composizione armoniosa (teoria della percezione) e si crea armonia scegliendo piante che abbiano simile consistenza e forma, con graduali cambiamenti di colore, di tessitura e di forme e ripetendole in più punti ma in modo casuale; la scelta di inserire le stesse piante in più punti della bordura è importante per dare un senso di continuità alla bordura stessa.
La scelta di una completa armonia può essere gradevole, riposante e facile da osservare ma col tempo diventa noiosa, sarà meglio, quindi, inserire qualche elemento di contrasto che ravvivi l’insieme creando interesse e aspettativa. Anche in questo caso la scelta di inserire contrasti deve essere non troppo forzata, utilizzate, perciò, piante che abbiano una sola caratteristica ornamentale molto diversa da quelle che le circondano. Solo il colore diverso del fogliame, per esempio, o solo la dimensione ecc., questo permetterà di avere un equilibrio tra armonia e varietà molto piacevole per la vista. All’insieme potrete aggiungere un elemento posizionato magari nei punti focali, che sia decisamente diverso in tutte le sue caratteristiche ornamentali in modo da costituire un “accento” che attiri lo sguardo in quella direzione e che ravvivi con forza la composizione, attenzione però… devono essere pochi e ben posizionati.
La scelta del colore
Una particolare attenzione va posta nella scelta del colore, è possibile creare bordure monocromatiche, tutto bianco o tutto blu ad esempio, ma anche in questo caso vi consiglio di inserire qualche punto di colore a contrasto, magari con un complementare, o con un contrasto caldo-freddo, secondo il vostro gusto personale per non rendere la composizione troppo monotona e, a lungo andare, noiosa.
La scelta dell’accostamento di colore potrà essere fatta tra gli accostamenti a contrasto o in “nuance” secondo le indicazioni della teoria del colore ma seguendo la vostra particolare preferenza per uno dei due metodi proposti. Vi consiglio, però, di non utilizzare accostamenti in nuance in bordure fortemente illuminate dal sole (pieno sole) e osservate da lontano perché la luce forte sulle nuance toglie la visibilità alle diverse sfumature e, se osservate da lontano appariranno uniformi. E’ preferibile usare le nuance, e con prevalenza di colori chiari, nelle zone di mezz’ombra e ombra: sarà più facile vederne le differenze di colore e offriranno maggiore luminosità all’area.
I sesti d’impianto
Siamo arrivati alla fine, una volta deciso quale pianta inserire è opportuno valutare quanto spazio dedicare al suo sviluppo e quindi a quale distanza trapiantare una dall’altra. Ogni perenne oltre ad avere una sua specifica altezza ha anche un suo specifico diametro di sviluppo laterale della chioma e quindi sarà necessario rispettare la giusta distanza tra una pianta e l’altra. Disegnate sulla carta nel vostro progetto (in scala) dei cerchi con il diametro corrispondente all’ingombro, distribuiteli a quinconce occupando lo spazio a lei dedicato. Più sono veloci nella crescita e vigorose più spazio gli va dedicato altrimenti vi ritroverete a doverle dividere dopo poco tempo. In questo modo saprete anche con esattezza quante piante acquistare per ogni gruppo.
Al momento del trapianto la bordura vi apparirà vuota ma tenete duro e aspettate, nel giro di un paio d’anni avrete la soddisfazione di godere l’effetto finale. Se non vi va di vedere i “buchi” tra una pianta e l’altra potete aggiungere piante stagionali che smetterete di usare quando le perenni si saranno allargate occupando lo spazio a loro dedicato.
Gli ultimi consigli
Se vi accingete a creare una bordura di piante erbacee perenni per la prima volta scegliete uno spazio di dimensioni non eccessive e in una posizione defilata in modo da poter fare esperimenti e poter sbagliare. Si impara molto dagli errori e in questo specifico caso le prove pratiche sono molto utili.
I neofiti (ma non solo…) hanno anche la deplorevole abitudine di voler usare tutte le piante che vedono pensando che più ne mettono più ricca e bella sarà la composizione, ebbene resistete, anzi, una volta finito il progetto, vi consiglio di eliminare qualcuna delle piante scelte semplificando la composizione.
Gertrude Jekyll diceva: “Possedere una grande quantità di piante non vuol dire avere un bel giardino ma solo una collezione. Ciò che conta è l’uso che si fa delle piante, lo sceglierle accuratamente con un intento preciso” e non si può non essere d’accordo con Lei!
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