Le querce che impareremo a riconoscere hanno delle caratteristiche comuni: il frutto è sempre una ghianda e la foglia è lobata.
Ci occuperemo di querce autoctone:
– Quercus robur
– Quercus petraea
– Quercus ilex
– Quercus suber
e di querce americane (anche se molto utilizzate in Europa):
– Quercus rubra
– Quercus palustris
Quercus robur
La Quercus robur, chiamata comunemente Farnia, è un magnifico albero autoctono.

Riconoscere la Quercus robur è semplice, in estate ha foglie lobate con picciolo cortissimo (subsessile) e un piccolo ricciolo alla base della foglia (orecchietta).

In inverno si dovrà osservare la corteccia molto rugosa e con profonde fessurazioni longitudinali che la rendono inconfondibile. Sulla pianta, o, alla sua base, potremmo trovare le ghiande, lunghe, affusolate e con un lungo peduncolo.
Che aspettate a dare la caccia alle Farnie?
Quercus petraea
Il Rovere (Quercus petraea) è una pianta spontanea, presente nei boschi ma poco usata, purtroppo, nei giardini. Riconoscerla è facile: la foglia ha i lobi con la punta arrotondata, è sempre picciolata e più grande di quella della farnia. Inoltre, come si può vedere dall’immagine qui sotto, la massima larghezza nella foglia della Q. petraea è già a1/3 della lunghezza della foglia, mentre nella Q. robur la massima larghezza della foglia è nell’ultimo 1/3 della pagina fogliare. La ghianda ha la stessa forma di quella della Q. robur ma non ha peduncolo.

Quercus ilex
Quercus ilex, più conosciuto come Leccio, è una pianta autoctona mediterranea. Presente in tutto il centro e sud Italia è facile da riconoscere in ogni stagione perché è sempreverde. La foglia è spinosa nelle piante giovani e con margine quasi liscio in quelle adulte, coriacea non molto grande e con la nervatura centrale lineare, dettaglio che serve a distinguerla dalla foglia della Q. suber che è molto simile, direi uguale, ma con la nervatura centrale sinuosa.

Quercus suber

La Q. suber è la pianta che viene coltivata per la produzione del sughero, qui il riconoscimento si fa in una sola mossa: la corteccia spessa e rugosa.
Le foglie sono coriacee, a volte spinose, molto simili a quelle del leccio, da cui differiscono solo per la nervatura centrale che è sinuosa.
Quercus rubra
La Quercus rubra, quercia rossa, è una quercia originaria del Nord-America. Per riconoscerla in estate basta osservare le foglie, grandi, lobate con i lobi appuntiti. La corteccia non è molto significativa e quindi poco utile per un facile riconoscimento. Guardate alla base della pianta e dovreste trovare le tipiche ghiande di Cip e Ciop o, per chi è più giovane, dello scoiattolino del film ”L’era glaciale”. Si tratta di ghiande corte e ovali con una cupola che si appoggia appena sulla parte superiore della ghianda, come se fosse un basco.
Ne fa tantissime e potreste trovarle anche sulla pianta dato che maturano nel 2° anno.


Quercus palustris
La Quercus palustris è molto simile alla Q.rubra, sempre di origine americana si distingue dalla rubra per la maggiore profondità dei lobi delle foglie e per la ghianda ancor più piatta, simile a una piccola trottola.
