Abbiamo già visto che in autunno non si pota mentre, tradizionalmente, l’inverno è la stagione dedicata alla potatura delle piante quindi vi vedo già pronti con le forbici in mano in attesa che i vostri arbusti abbiano perso le foglie per cominciare a sforbiciare qui e là.
In realtà i periodi migliori per effettuare le potature sono due, certamente l’inverno, ma anche l’inizio dell’estate, il momento migliore è tra giugno e luglio, e la scelta tra le due differenti stagioni è dettata dal risultato decisamente differente che si ottiene.
L’ intervento di riduzione della chioma e quindi di conseguenza della sua superficie fogliare porta ad una reazione della pianta che viene chiamata “risposta vegetativa” e non è la stessa se si opera in inverno o all’inizio dell’estate.
La potatura invernale stimola l’attività vegetativa nella stagione seguente al taglio, cioè la primavera, stagione in cui le piante sono più attive e producono la gran parte dei nuovi rami, perciò tagliando in inverno a seguito dei vostri tagli vedrete produrre nuovi e numerosi rami vigorosi.
Quindi se l’intervento di potatura ha come scopo la produzione di nuova vegetazione vigorosa l’inverno è il momento migliore per procedere.
La potatura estiva, al contrario, ha un effetto deprimente sullo sviluppo della vegetazione perché l’estate è la stagione in cui le piante consolidano i tessuti dei rami che hanno già prodotto in primavera e preparano le gemme per l’anno seguente.
Quando si interviene con le potature a fine primavera/inizio estate, momento in cui le temperature cominciano ad aumentare, la risposta vegetativa sarà nettamente minore, in questo periodo, infatti, si preparano al riposo estivo e l’attività principale delle piante è produrre sostanze di riserva da immagazzinare in vista dell’inverno che verrà. L’attività di produzione vegetativa è legata al risveglio vegetativo della primavera, non certo al pieno dell’estate.
Questo è, quindi, il momento migliore per potare quando si vuole contenere lo sviluppo vegetativo, momento ideale per la potatura delle siepi formali o per tutti quegli interventi che mirano a ridurre la crescita di nuova vegetazione. I tagli effettuati in questo periodo, inoltre, verranno prontamente richiusi dai tessuti cicatriziali limitando la possibilità di attacchi da parte di patogeni, in particolare dei funghi cariogeni le cui spore sono poco presenti nell’aria.
Potando le siepi formali, ad esempio, (Lauroceraso, Photinia, ecc.) in giugno si manterranno in forma a lungo evitando la crescita delle vigorose cacciate che si formano in primavera quando si pota in inverno.
Quindi se potate le vostre piante perché sono diventate troppo ampie e invadenti la stagione migliore per farlo è sicuramente l’inizio dell’estate.